Comi

Pasqua 2019: colora la tua vita!

A Pasqua fai il giro del mondo con le uova del COMI!

    • Vuoi concorrere anche tu al processo di integrazione di tanti amici stranieri?
    • Vuoi sostenerli nel loro cammino verso un dignitoso inserimento nella nostra società?
    • Vuoi dare una opportunità di lavoro alle aziende nostrane?

Bene, allora ti proponiamo anche quest’anno il nostro fantastico uovo di cioccolato al latte o fondente.

Ma perché con questo uovo di Pasqua si fa il giro del mondo? Perché …

    • nasce in un piccolo villaggio della provincia di Oulaidon (Costa d’Avorio) grazie a un progetto di filiera equosolidale della rete Choco Fair Côte d’Ivoire, che tutela le piantagioni promiscue e favorisce la lavorazione a pietra del cacao per il miglioramento delle coltivazioni.
    • lo promuove l’associazione ADGENTES di Pavia
    • la ditta famigliare Dolcem di Modena trasforma il cacao in cioccolato

E le sorprese?

Semplici e adatte a grandi e bambini, arrivano dallo Sri Lanka ad opera di Gospel House Handicrafts un progetto che crea occupazione per le persone in difficoltà nel distretto di Colombo formandole in un mestiere antico come quello della lavorazione del legno.

E la confezione?

I coloratissimi e allegri tessuti del Sénégal da riutilizzare per tovagliette americane, runner e quello che la vostra fantasia suggerisce.

Insomma questo uovo è veramente prezioso e cosmopolita!

Racchiude gusto, qualità, passione, rispetto, impegno e attende solo … di finire nelle tue mani generose.

L’offerta suggerita di € 15.00, al netto dei costi, aiuterà il Comi a sostenere i costi della scuola di conversazione in lingua italiana per stranieri

Quindi, ora che conoscete anche come saranno utilizzate le vostre offerte, ordinateci tante uova e fatelo per tempo!

Telefonate
06-70451061

o scrivete a
comi@comiorg.it

 

servizio civile in Uruguai


Uruguai

Nome progetto: Caschi Bianchi in Uruguai 2018

Luogo: Montevideo

Volontari richiesti: 4 (Sede Montevideo)

DESCRIZIONE DEL PROGETTO PER SEDE

Il progetto di COMI ha luogo nella periferia della capitale Montevideo, nella zona del Cerro e nei quartieri adiacenti quali: Pajas Blancas, Casabó, Santa catalina, La Boyada, Cerro Norte, Las Torres, Barrio Maracaná, Paso de la Arena, Punta de Sayago, la Teja, Belvedere. Le caratteristiche comuni a questi quartieri è l’alto tasso di povertà, soprattutto minorile, e il basso livello educativo delle figure parenterali, uniti alla precarietà lavorativa delle famiglie, la situazione precaria delle abitazioni (molte senza elettricità né acqua corrente), la mancanza di un sistema fognario e la difficoltà dell’accesso ai servizi sociali. Inoltre, la preparazione scolare dei minori negli ultimi anni sta subendo un forte deterioramento le cui cause sono soprattutto all’instabilità emotiva del nucleo famigliare (sono in costante aumento le famiglie mono genitoriali dove spesso il genitore è minorenne o comunque molto giovane) che comporta l’esistenza di disturbi emozionali e difficoltà a livello di motricità e nelle capacità di lettura e scrittura

OBIETTIVI DEL PROGETTO 

-Contrastare l’abbandono scolastico, il poco interesse per l’educazione e la formazione attraverso il rafforzamento dell’offerta di attività pedagogiche, formative e ricreative per circa 200 minori frequentanti la scuola San José e 70 allievi del centro educativo Talitakum.

-Dare ai giovani del Cerro un’alternativa alla vita di strada e alla criminalità fornendo dei percorsi professionalizzanti volti al reinserimento scolastico o alla ricerca do in lavoro per 70 giovani del centro educativo Talitakum

-Sostenere e aiutare i genitori lavoratori e/o studenti offrendo servizi ludico ricreativo pomeridiano per circa 85 bambini della scuola elementare San José. – Promuovere l’educazione alla genitorialità e offrire appoggio alle famiglienella cura, stimolo e incoraggiamento dei propri figli, mirando a uno sviluppo integrale che tenga conto degli aspetti pedagogici, medici, alimentari e ludici per 270 famiglie

 

Destinatari diretti: 

-200 alunni della scuola elementare San José;

-85 alunni della scuola elementare San Joséche beneficiano del dopo scuola grazie al sostegno INAU

-70 alunni del centro educativo Talitakum

-Famiglie di 270 alunni che beneficiano del sostegno psicologico per rafforzare l’educazione parentale

 

Beneficiari:  Circa 35.000 abitanti del quartiere Cerro

Servizio civile in Senegal

SENEGAL
NOME PROGETTO: Caschi Bianch 2018: Interventi Umanitari in Aree di Crisi

LUOGO: regione di Kaffrine (città di Kaffrine e valle del Bao Bolon), Senegal

ANNO DI AVVIO DEL PROGETTO: 2018

Volontari richiesti: 4 (Sede KAFFRINE)

DESCRIZIONE DEL PROGETTO PER SEDE
KAFFRINE (COMI 134144)
Il progetto opera nella regione di Kaffrine, coprendo sia l’area della periferia urbana che l’area rurale della brousse, nella valle del Bao Bolong.
Nel territorio di Kaffrine COMI interviene nel settore Educazione e Tutela dell’Infanzia
Nel territorio di intervento le donne presentano mediamente uno scarso livello d’istruzione e di conoscenza dei propri diritti e sono spesso vittime di matrimoni precoci e di separazioni che le rendono un anello debole della società.
La causa, oltre che la scarsa sensibilizzazione delle famiglie circa l’importanza dell’alfabetizzazione e della frequentazione di istituzioni comunitarie quali la scuola, è anche la distanza di molti dei villaggi dalle scuole. Nelle aree rurali si riscontrano inoltre altre problematiche legate all’infanzia e all’adolescenza quali:
– Alta violenza domestica, anche da parte delle madri: il 70% dei bambini che subisce violenza la subisce dalle proprie madri (The African child policy forum, 2011).
– Pratiche culturali che danneggiano la salute di donne e bambine: diffusione di matrimoni precoci (il 32,0% delle ragazze si sposa prima dei 18 anni e il 9% prima dei 15 anni – Unicef 2016); mutilazioni genitali (il 25,0% delle donne ha subito mutilazioni genitali Unicef, 2014); Molte ragazze sono respinte a scuola e non concludono il ciclo scolastico di base, (l’alfabetizzazione di base femminile è solo il 40% rispetto a 66% di quella maschile secondo il report Unicef 2015).
Tra i maggiori problemi messi in evidenza dalla precedente esperienza del COMI si evidenziano:
– Alto tasso di alfabetizzazione: nell’area urbana della periferia di Kaffrine la frequenza scolastica è scarsamente diffusa, infatti il tasso totale di alfabetizzazione è appena del 38,1%, 49% degli uomini e 28,3% delle donne.
– mancata registrazione alla anagrafe: nella regione di Kaffrine, il 27% dei minori non è registrato all’anagrafe (Unicef, Global database Birth registration, 2016) e nei villaggi della Valle del Bao Bolong i bambini di circa ¼ delle 1400 famiglie non sono registrati all’anagrafe;
– mendicità forzata per i bambini talibés: oltre di un migliaio (stima) di studenti delle scuole coraniche a Kaffrine sono costretti all’accattonaggio;
– difficile accesso al sistema educativo – il tasso di alfabetizzazione è appena del 38,1%;
– carenza di infrastrutture sanitarie adeguate.
I bambini più bisognosi sono anche quelli che subiscono le maggiori violazioni dei diritti e sono molto spesso i più difficili da raggiungere.

OBIETTIVI DEL PROGETTO
– Contrastare l’abbandono scolastico e il disagio psicosociale dell’infanzia e dell’adolescenza nella periferia urbana della città di Kaffrine attraverso il rafforzamento dell’offerta di attività ludico ricreative e artistiche per il recupero scolastico che coinvolgono circa 360 minori frequentanti le scuole pubbliche e 45 minori frequentanti l’internato della Parrocchia Notre Dame de Lourdes.
– Favorire il reperimento di materiale scolastico per 400 bambini delle 2 scuole di brousse di Ndiao Bambaly e Ndioth Nguel attraverso il supporto alla gestione di 2 boutique scolastiche.
– Contrastare la mendicità e migliorare le condizioni di vita e d’apprendimento di circa 100 bambini talibés delle scuole coraniche attraverso la distribuzione di un pasto settimanale e di educazione non formale per la promozione di buone pratiche igieniche, il coinvolgimento di 50 talibés in attività sportive .
– Coinvolgere 40 maestri coranici nell’abbandono della mendicità come pratica educativa per i talibé attraverso degli incontri di discussione e sensibilizzazione.
– Promuovere l’iscrizione dei neonati all’anagrafe e incentivare l’iscrizione dei minori non ancora registrati attraverso la sensibilizzazione di 200 famiglie

UN PASTO PER CENTO BAMBINI TALIBÉS

Partecipa anche tu alla grande festa del running il 7 aprile con partenza dai Fori Imperiali e arrivo al Circo Massimo.
Il 7 aprile 2019, in concomitanza con la 25^ Maratona Internazionale di Roma, si svolgerà come da tradizione anche una Stracittadina non competitiva aperta a tutti che coinvolgerà tutti i cittadini.
Sarà un evento nell’evento che consentirà a tutti di vivere una giornata indimenticabile nelle meraviglie della Città Eterna.
Il percorso sarà tutto nel centro storico di Roma e sarà lungo 5 chilometri.

Il costo di iscrizione è di Euro 10 di cui 5 saranno destinati dal COMI al progetto che prevede la preparazione di un pasto settimanale per almeno 100  bambini “talibés” di Kaffrine.

In Senegal le scuole coraniche sono diffusissime. Si tratta di scuole gestite da un maestro coranico che ha il compito di assicurare l’istruzione religiosa agli adolescenti e ai bambini ai lui affidati dalle famiglie. Questi bambini vengono chiamati “talibés”. A causa della mancanza di finanziamenti statali, le scuole raramente riescono a sostenere i bisogni primari di tutti i bambini che accolgono e, per far fronte alle spese, molti maestri chiedono ai bambini di mendicare, fiduciosi del fatto che praticare la carità è dovere di ogni buon musulmano. Nonostante questa carità praticata dalle famiglie locali, pur essendo povere, non è facile coprire le necessità di questi bambini che, loro malgrado, affrontano già in tenerissima età fenomeni come lo sfruttamento, maltrattamenti, la mancanza di cibo, acqua, cure mediche e un’adeguata assistenza sociosanitaria. Per dare una risposta alla tutela di questi minori, il Comi nella città di Kaffrine ha avviato un servizio mensa settimanale: ogni giovedì viene offerto un pranzo a più di cento talibés; si crea così un’occasione per farli socializzare tra loro, conoscerli, ascoltare i loro bisogni, realizzare dei piccoli percorsi di igiene personale, offrire loro qualche ora spensierata di sport e di gioco. Il COMI inoltre, in linea con le istituzioni locali che si occupano della tutela dell’infanzia, organizza anche delle giornate di sensibilizzazione con i maestri coranici sul pericolo della mendicità e la cura dei bambini talibés.

Con i fondi raccolti dalla maratona contribuirai a dare a questi bambini la possibilità di avere un pranzo assicurato una volta a settimana, un sostegno socio-sanitario e l’ascolto da parte dei nostri volontari.

Per info e iscrizioni:

Scrivere una mail
segreteria@comiorg.it

oppure telefonare
06-70451061

Arte e solidarietà

Durante la nostra visita guidata solidale di Marzo presso la GNAM abbiamo conosciuto la dott.ssa Gisa Ottaviani, la quale entusiasta dell’evento ci aveva detto “sicuramente se  ne organizzate delle altre parteciperò molto volentieri!”. Detto fatto…
Non solo ha partecipato alla visita solidale organizzata per domenica 29 Aprile, ma  è stata proprio lei la promotrice dell’iniziativa: una imperdibile visita guidata ai Musei Vaticani e alla Cappella Sistina.
Grazie alla sua disponibilità e alla sua professionalità ha regalato ai partecipanti una bella passeggiata all’interno dello Stato Vaticano per raggiungere l’ingresso interno dei Musei.
A fine evento le sue parole sono state “ sono molto felice di essere stata utile alla causa!”

Quale giusta causa?

Ce lo dice la nostra amica Giusy Fiorillo che, in quanto responsabile per FOCSIV del progetto “Professionisti senza frontiere” di cui il COMI è uno dei partner, ha preso parte alla missione istituzionale in Senegal prevista dal progetto stesso.

“Domenica 29 aprile ho partecipato alla visita guidata solidale ai Musei Vaticani e alla Cappella Sistina organizzata dagli amici del COMI.
Non è la prima visita organizzata dal COMI a cui partecipo e più che soffermarmi sulla indubbia valenza culturale della mattinata mi piacerebbe esprimere in poche righe l’immenso piacere di prendere parte a una iniziativa solidale che prevede che il ricavato sia utilizzato per garantire ogni giovedì un pasto caldo per oltre 120 bambini talibé di Kaffrine in Senegal.
E pensare che giovedì 19 aprile ero proprio li, in Senegal, a pranzare insieme a loro!!!!
Dopo aver sentito tanto parlare di questi bambini mendicanti che frequentano le scuole coraniche, finalmente ho avuto l’opportunità di immergermi nella loro realtà e vedere con i miei occhi quelle che sono le condizioni di disagio che vivono ogni giorno.
Sono arrivata nel cortile della Parrocchia mentre i volontari in servizio civile del COMI stavano organizzando con i bambini i gruppi per il pranzo, sensibilizzandoli anche sulle pratiche igieniche: tutti i bimbi, prima di pranzare, si mettono in fila e si lavano le mani!!!
Lavarsi le mani prima del pranzo a noi può sembrare una pratica scontata ma vi garantisco che per loro non lo è assolutamente!
Subito dopo i bambini sono invitati a formare dei gruppi di 10/12 componenti e una volta che sono tutti seduti si mangia!!!
Tutto questo è possibile anche grazie al lavoro instancabile delle due “madrine” senegalesi che durante la mattinata, dopo aver fatto la spesa al mercato, preparano il pranzo tradizionale senegalese a base di riso, pesce e verdure.

Continuerò a sostenere il COMI e a partecipare alle visite guidate solidali perché lo splendido sorriso di questi bimbi è stato il più dolce “Benvenuta in Senegal! ” che potessi desiderare.”

Il sorRISO che fa la differenza

FESTA DEL RISO: LA FESTA DI TUTTI!

Nell’ambito della campagna nazionale “Abbiamo riso per una cosa seria”, l’11 maggio scorso il Comi ha invitato amici, soci e volontari ad una festosa serata in collaborazione con la Fondazione Campagna Amica della Coldiretti che ci ha messo a disposizione i suoi locali in via di San Teodoro vicino al Circo Massimo.
La festa “Il sorRISO che fa la differenza”, un momento per incontrarsi, divertirsi, ascoltare buona musica e risvegliare il nostro animo solidale; infatti il contributo richiesto per partecipare alla serata costituirà un fondo per la realizzazione di 17 impianti di irrigazione in fase di allestimento presso altrettanti villaggi nella valle del Bao Bolong, in Sénégal dove il Comi è presente con il progetto agricolo “Professionisti senza Frontiere”.
Massimo e Annamaria, amici del COMI, raccontano della serata: “Location fantastica, ma a renderla così sono stati anche i colori, i visi di splendide persone immortalate nella mostra fotografica, la partecipazione attiva di tutti, le prelibatezze preparate con passione e dedizione dalle volontarie cuoche del COMI, la musica di Carlo Paz che ci ha accompagnato per buona parte della serata, il delizioso vociare dei bimbi coinvolti nei giochi e nei laboratori delle clownesse dell’associazione ‘Ridere per Vivere Lazio’, e nella attesissima performance artistica dei bambini stessi sulla sostenibilità ambientale e sul diritto al cibo; a proposito un grande plauso a tutti i bambini della classe 5°B Scuola Alberto Sordi dell’IC Donati di Romae alla loro maestra Giuliana Ancora che ha fatto un gran lavoro!!!
In Festa quindi tutte le persone coinvolte e sostenitrici del progetto agricolo del COMI in Sénégal nella Valle del Bao Bolong; è stato uno straordinario momento di aggregazione e di conoscenza su un paese così ricco di vita e di voglia di fare.  Bravi tutti, avete trasformato una serata qualsiasi in qualcosa da ricordare nel tempo, avete reso tutti più desiderosi di aiutare gli Altri.”
“Se si dovesse riassumere la serata dell’undici maggio scorso in poche parole, basterebbe dire: stare insieme. Sì, certo, queste due parole vogliono dire tutto e niente. Per chi però ha preso parte all’evento, assumono un significato più preciso perché racchiudono i concetti di impegno e condivisione. L’impegno dei ragazzi in Servizio Civile e dei volontari che hanno allestito la mostra fotografica, preparato i tavoli, cucinato insieme alla supervisione del primo Agrichef del Lazio, Ilaria Marino, e hanno accolto tutti gli invitati con un sorRISO sincero. L’impegno di chi intanto lavora ogni giorno nella Valle del Bao Bolong – in Sénégal – per realizzare le attività previste dal progetto, avendo in mente e nel cuore lo sviluppo sostenibile e la dignità dei beneficiari. La condivisione di chi ha voluto sostenere il Comi, dedicando un po’ del proprio tempo e del proprio contributo finanziario a questa festa. L’impegno, insomma, di chi ha capito che è appunto lo stare insieme, unire gli sforzi di tutti, che può fare la differenza (forse piccola ma non per questo meno importante).

Ecco così che, grazie alla condivisione di tutti è stato lanciato un messaggio di solidarietà che sa andare oltre le frontiere (fisiche e non solo), che mette in relazione persone con speranze e valori comuni, che – in ultima istanza – può farci sentire meno soli e un po’ più utili, non solo al prossimo, ma anche a noi stessi. Per qualcuno potrebbe sembrare  retorica, ma vi assicuro che non lo è. E se in futuro ci tornerà in mente quella sera dell’11 maggio, la prima cosa che affiorerà alla memoria sarà senza dubbio la gioia di essere stati insieme, uniti per una causa comune e uno splendido sorRiso ci illuminerà il volto”. Queste le parole di Marco Lilli – SCN

Doveroso il nostro ringraziamento sincero a tutti: Mercato Campagna Amica – Circo Massimo e ai produttori che ci hanno sostenuto, l’associazione Ridere per Vivere Lazio, a Croma Service che sta lavorando alla realizzazione video della performance della 5°B della Scuola Alberto Sordi, IC Donati, a Caffè Morganti e a Ilaria Marino, Gianni Fiorini, Daniele Taffon di C.A. Circo Massimo.

 

E ora?… THI KHANAM

 

La strada è la stessa, sia che si corra, sia che si cammini

Per la prima volta in vita mia ho partecipato ad una maratona non come giornalista ma come atleta (che parolone!). Non ero solo ma con la mia famiglia (moglie e 4 figli ancora tutti sotto l’adolescenza), con altre famiglie della parrocchia e soprattutto con gli amici del Comi.
Abbiamo partecipato alla Maratona di Roma – Fun Run – 2018 ma ovviamente alla parte dedicata a chi, come noi, è l’atleta della domenica e quindi “solo” 5 km.
Ma soprattutto la nostra è stata una partecipazione per sostenere il progetto del Comi di una scuola di conversazione per stranieri in Italia.
E’ stata una esperienza molto bella e colorata (e già il fatto che siamo qui a raccontarla, vuol dire che siamo sopravvissuti) arricchita da canti, balli e un percorso affascinante tra le vie della Roma antica che partono dal Colosseo e conducono sino al Circo Massimo.
La strada è la stessa per tutti, su questa terra, e sia che la si faccia di corsa (come i professionisti della maratona) o che si cammini in allegria abbracciati alla propria moglie e ai propri figli, tutti, anche i nostri amici ospiti stranieri, hanno il diritto di percorrerla a pari requisiti.

Camminare, parlare, conversare perché la strada è la stessa per tutti.

Giorgio Gibertini

Per informazioni sulla nostra scuola di conversazione click qui

uova

A Pasqua fai il giro del mondo con le uova del COMI!

  • Vuoi concorrere anche tu al miglioramento delle condizioni di vita dei contadini in Sénégal?
  • Vuoi sostenere i gruppi di donne nel loro sforzo di crescita e di autonomia?
  • Vuoi dare una opportunità di lavoro alle aziende nostrane?

Bene, allora ti proponiamo anche quest’anno il nostro fantastico uovo di cioccolato al latte o fondente che stavolta è di ben 250 grammi.

Ma perché con questo uovo di Pasqua si fa il giro del mondo? Perché …

  • nasce in un piccolo villaggio della provincia di Oulaidon (Costa d’Avorio) grazie a un progetto di filiera equosolidale della rete Choco Fair Côte d’Ivoire, che tutela le piantagioni promiscue e favorisce la lavorazione a pietra del cacao per il miglioramento delle coltivazioni.
  • lo promuove l’associazione ADGENTES di Pavia
  • la ditta famigliare Dolcem di Modena trasforma il cacao in cioccolato

 

E le sorprese?

Semplici e adatte a grandi e bambini, arrivano dallo Sri Lanka ad opera di Gospel House Handicrafts un progetto che crea occupazione per le persone in difficoltà nel distretto di Colombo formandole in un mestiere antico come quello della lavorazione del legno.

E la confezione?

I coloratissimi e allegri tessuti del Sénégal da riutilizzare per tovagliette americane, runner e quello che la vostra fantasia suggerisce.

Insomma questo uovo è veramente prezioso e cosmopolita!

Racchiude gusto, qualità, passione, rispetto, impegno e attende solo … di finire nelle tue mani generose.

L’offerta suggerita di € 15.00, al netto dei costi, finanzierà il pannello solare che il Comi installerà presso il centro di servizi per l’agricoltura nel villaggio di Louba, area di Kaffrine – Sénégal. Il Centro fornisce attrezzature, sementi e consulenza sia agli agricoltori sia ai gruppi di contadine della valle del Bao Bolong. Il pannello solare fornirà energia alle macchine che confezionano i prodotti agricoli per il  mercato locale, favorendo così il passaggio da una economia di sussistenza ad una di scambio.

 

Quindi, ora che conoscete anche come saranno utilizzate le vostre offerte, ordinateci tante uova e fatelo per tempo!

“GNAM”

Ogni giovedì a Kaffrine in Sénégal è il giorno del pranzo con i bambini talibé, preparato da due donne del quartiere Mariama e  Mame Fatou; le due donne, insieme ai ragazzi in servizio civile (per i quali fungono anche da interpreti perché parlare wolof e pulaar non è per niente facile!) vanno al mercato per la spesa, organizzano l’attività giornaliera, aiutano i bambini e, soprattutto preparano il thiéboudienne, piatto tradizionale senegalese a base di riso, pesce e verdure per più di cento bambini talibé  bambini delle scuole coraniche che vivono in situazioni di disagio.
Il giovedì è proprio un gran giorno per questi bambini perché oltre al pranzo possono giocare e distrarsi (insomma fare i bambini…). Per noi è un’occasione per conoscerli meglio e renderci conto delle loro concrete necessità.
Vorremmo però poter essere ancora più utili per questi bambini occupandoci della loro formazione, sottoponendoli a periodici controlli sanitari, acquistare materiale igienico-sanitario come sapone, bende, disinfettanti e colliri e vorremmo anche aumentare il numero di bambini che frequentano il nostro centro.
Tutto ciò è stato e sarà possibile anche grazie a tutti gli amici che da circa due anni mostrano sì grande interesse verso le nostre visite culturali solidali alla scoperta degli innumerevoli volti artistici della nostra bellissima Roma.

L’ultima iniziativa è stata proprio domenica scorsa 4 marzo presso la GNAM, la Galleria Nazionale  di Arte Moderna e Contemporanea di Roma. E’ stata una mattinata interessantissima come ci testimoniano alcune amiche:

“La visita è stata molto istruttiva e interessante e la guida era molto qualificata … sicuramente se  ne organizzate delle altre parteciperò molto volentieri!
Gisa Ottaviani”

“Vorrei esprimere tutta la mia gratitudine a Maria Chiara, la nostra guida all’interno della Galleria, per averci introdotto in un mondo poco famigliare per molti di noi.
Senza la sua chiarissima, semplice e dotta spiegazione saremmo sicuramente rimasti perplessi e a volte sbigottiti davanti a tante opere di autori contemporanei e soprattutto davanti al loro accostamento con autori di secoli passati.
Serberemo un ricordo piacevolissimo delle ore trascorse insieme.
Grazie ancora anche per la sua generosa presenza e contiamo di rivederla presto.Un abbraccio corale e affettuoso da tutto il COMI… e anche da parte dei bambini Talibé
Dora Chiara Leonzio

 

Vi aspettiamo quindi sempre più numerosi alle prossime visite culturali solidali, firmate COMI!

DA 45 ANNI “COSTRUTTORI DI SPERANZA”

Abbiamo festeggiato in questi giorni il nostro 45° compleanno e ci sentiamo sempre più… giovani e vitali, intenzionati a proseguire sul nostro cammino iniziato nel 1973 per costruire tutti insieme un mondo migliore. 

Nel corso dell’ottima  cena senegalese preparata da Fatima ….. abbiamo raccolto le testimonianze di alcune amiche che vi riportiamo qui di seguito:

Per vari motivi non partecipavo ad eventi del COMI da qualche tempo e, riaffacciandomi nella realtà della Ong, l’impressione che ho vissuto sabato scorso è stata quella di aver partecipato ad una festa di famiglia.
Condividere questo compleanno con la Messa e la cena, è stata per me l’occasione per dare un segno concreto della mia vicinanza e del mio sostegno al COMI ed ho respirato un’aria di festa!
È stato bello rivedere volti di persone conosciute nel tempo e positivo ed arricchente lo scambio con chi ho conosciuto per la prima volta.
E, come succede per ogni festa di famiglia, resta nel cuore la gioia di essere stati insieme e di aver condiviso una bella serata.
Elisabetta Piccinni, Comi

I compleanni segnano la crescita non solo di anni, ma anche di sapienza ed esperienza. La messa celebrata insieme nella Basilica ha dato la dimensione di ciò che il Comi è oggi: una famiglia costruita con le differenze che non costituiscono separazioni, ma arricchiscono. I giovani del servizio civile, i volontari “attivi”, i soci amici da sempre, le Comi, il nuovo assistente Omi, i responsabili dell’organismo: insieme è stato come costruire un mosaico affascinante. Anche le debolezze, in questa maniera, diventano sfide da accogliere e non tolgono l’entusiasmo del cammino da fare.
Cosa dire della cena? Bravissima la nostra Fatima e prezioso il contributo di tanti. Che bello vedere gli uomini che lavano le pentole!!!
Antonietta Mongiò, Comi

In occasione del compleanno del Comi, ho voluto partecipare alle iniziative organizzate da alcuni soci; pur essendo socia da qualche anno questa è stata la prima volta. Cosa ho trovato, cosa ho provato e cosa penso cercherò di descriverlo; ho trovato persone e amici che con impegno, serietà, volontà ed il sorriso sul volto si sono adoperate   ad organizzare una mostra per far conoscere il progetto sviluppato e in corso in Senegal, la messa e una tipica e frugale cena senegalese. Tutto per trasmettere il messaggio e lo spirito del Comi: lo spirito di aiutare chi ha meno ma forse dovrei dire molto meno di noi.
Proprio la mostra fotografica ci fa riposizionare rispetto ai nostri bisogni che spesso sembrano di vitale importanza ma, in verità, siamo noi a dargli questa enorme importanza. Chi di noi pensa di non avere abbastanza, conoscendo dove opera e come opera il Comi si rende presto conto che è proprio vero “nella vita è tutto relativo e il mio poco per altri è tanto”. Lungi da essere banale, credo che quelle foto e il bellissimo filmato proiettato è qualcosa che dovremmo vedere tutti, allora sicuramente per molti di noi il rapporto con le cose che ci sono vicine e con la nostra quotidianità cambierebbe.
Un grazie agli amici del Comi e un augurio affinché i progetti del Comi possano coinvolgere un numero di soci e di persone di buona volontà sempre maggiore.
Grazie
Rita Bartoloni, socia COMI

 

 

Buon compleanno a tutti noi! Andiamo avanti…